giovedì 25 giugno 2009

ciclo di produzione a cera persa terza parte

Alla fine della realizzazione dell'alberino, (grappolo)si racchiude il tutto in un cilindro di metallo che può essere liscio per la fusione con la centrifuga o forato per VACUMETAL.A questo punto bisogna inglobare l'alberino con un rivestimento refrattario, che nel gergo orafo é detto gesso, ma il gesso é solo una componente del refrattario, quindi questo termine é usato impropriamente.La miscela del refrattario deve essere tale da aderire perfettamente all'alberino e alle cere , quindi la miscela acqua refrattario deve avere una densità che possa permettere questo.A tal proposito esistono delle tabelle, che mettono in rapporto l'acqua e il refrattario,che aiutano ad ottenere un rivestimento ideale.Dopo la miscelazione il rivestimento và versato molto lentamente nel cilindro contenente l'alberino,dopo di che viene sottoposto al processo del sottovuoto, che toglie aria e aiuta ad ottenere una completa omogeneità alla massa.A refrattario solidificato si elimina la cera dai cilindri riscaldandoli nei forni scolacera,per poi procedere alla cottura dei cilindri in forni di cottura a circa 800°, temperatura raggiunta lentamente con periodi di sosta a temperature prefissate.La fusione e l'iniezione del metallo nei cilindri avviene quando il ciclo di cottura dei cilindri é completo,ed é stata fissata la temperatura di getto,sempre inferiore alla temperatura di solidificazione della lega. A questo punto con ilsistema della centrifuga o altro sistema, il metallo viene proiettato nello stampo di refrattario ad ottenere le forme che si sono prefissate.L'operazione successiva é liberare dal refrattario il grappolo, per questo il cilindro con il calco ancora caldo viene immerso in acqua fredda ed il refrattario si spacca per shok termico. Il grappolo viene ripulito e tranciato, abbiamo così ottenuto una serie di oggetti semilavorati di fusione.

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